Inaugurazione del Fitzgerald Pub
Venerdì 30 settembre abbiamo avuto l'onore di inaugurare la nuova stagione del Pub Fitzgerald gestito dai ragazzi del Maharaja con la provvidenziale direzione artistica di Fernando (Kab

Il concerto, organizzato in fretta e furia, si è rivelato come al solito un delirio che a poco a poco ha conquistato tutto il locale investendo i presenti. La scaletta ha avuto come innesti (del tutto improvvisati) sprazzi di saltarello abruzzese tra i quali la celeberrima: "Marianicooooola bella chi te l'ha fatte fà....."
. Non sono passate inosservate neanche "Abbronzatissima" di E. Vianello, in omaggio al concerto di questo popò di cantante che si è tenuto il giorno successivo sotto casa mia, e l'esecuzione per sola fisarmonica della sigla di LupinIII. Infine c'è stato il commovente epilogo, la frequentazione delle balere da parte di Tony e l'esperienza nel settore di Patrizio (tra i maggiori azionisti dell' Okey di Collecorvino) ci hanno consentito di ascoltare la magistrale esecuzione delle due hit dei "Teppisti dei Sogni": "Piccolo fiore" e "Suona Chitarra". Il momento è stato commovente, raggiungendo un pathos che neanche un lacrima-movie di Raimondo Del Balzo sarebbe riuscito ad ottenere, io non ho potuto che mettermi in disparte e piangere insieme al pubblico. Oltre a queste divagazioni a farla da padrone sono state le canzoni d
i Rino che sono un'incredibile strumento per suscitare l'euforia collettiva, e che vengono cantate sempre con passione da tutti. Pur non rendendomi conto di quanto e quale pubblico sia presente di volta in volta ai nostri concerti (anche perchè mi dicono che per la maggior parte del tempo stò con gli occhi chiusi), credo che vi siano sempre nuove persone che si aggiungono alla nostra folle carovana verso la strada della perdizione, e spero che sempre più pazzi si sommino col passare del tempo. Mi chiedo anche cosa pensino coloro che ci sentono per la prima volta, vedendo il nostro chitarr
ista suonare mentre si rotola tra liquami dalla più disparata provenienza che impregneranno i suoi capelli per gli anni a venire. A volte mi sveglio nel cuore della notte in preda agli incubi, immagino un esercito di infermieri della neuro
che irrompe in un nostro concerto e ci mette le camice di forza per portarci nel manicomio per supercriminali di Arkam, a Gotham City, in compagnia del Joker. Purtroppo si tratta solo di un sogno e, malgrado ce la stiamo mettendo tutta per scomparire della faccia della terra, le improbabili avventure dei Vino Gaetano sono destinate a proseguire per molto tempo ancora.




Rimane da dire che quella del Fitzgerald è stata un' ottima serata e i primi a divertirci come al solito siamo noi, ma credo che anche al resto del locale non sia dispiaciuta a giudicare da come muovevano i culi e le gambe. Ci si vede al prossimo delirio. Grazie.
